Il Tempo dell'Acqua è Ora!


Mercoledì 22 dicembre dalle ore 19.30 si discuterà in Consiglio Comunale la proposta di delibera di iniziativa popolare sottoscritta da 1621 cittadini per modificare lo Statuto del Comune di Chieri  introducendo il riconoscimento dell'acqua come bene comune e diritto, riconoscendo la gestione senza scopo di lucro e riconoscendo la proprietà della rete dell'acquedotto e della distribuzione pubblica e inalienabile.
Adesso è il tempo dell'acqua, adesso è l'ora di salvare un grande patrimonio che appartiene a tutti.

Per Natale facciamoci un bel regalo: riconosciamo l'acqua come diritto universale!

Collegato Lavoro

 
 
Giovedì 23 dicembre alle ore 18.00 presso la Casa del Popolo di Chieri, Via Avezzana 24 è stata organizzata un Assemblea informativa sul Collegato Lavoro.

- Parteciperranno -

Pietro Passarino - Segretario Regionale CGIL 
Emanuele D'Amico - Avvocato del lavoro 
Roberto Azzarone - Cobas Scuola

Io, Vegan!


La Piola Vegana organizza una nuova Cena Benefit alle ore 20 presso La Petanque di v.Giachino 76, Torino.
Il ricavato della serata sarà donato al nuovo progetto "Le Bambine" dell'associazione "Vitadacani".

Polentata e Concerto NoTangEst



Polentata e Concerto NoTangEst

Sabato 4 Dicembre 2010 ore 20
 al “Centro Giovanile” in Piazza Caselli a Chieri
Costo 10€ ( 6€ studenti e disoccupati, bambini gratis)

Ore 22 “Musiche e balli occitani” con i BABEMALA’ (ingresso libero)

SI utilizzeranno prodotti dei GAS(Gruppi Acquisto solidale) e dei GAP(Gruppo Acquisto Popolare – Chieri)

Prenotare entro Giovedì al 3473406092

Per saperne di più cliccate qui

Il coordinamento NoTangEst che da anni si batte contro la costruzione della devastante opera, organizza questa serata per autofinanziare ulteriori iniziative di informazione sul territorio.

L'Acqua è una merce?


Alla vigilia della discussione in Consiglio Comunale a Chieri della delibera di iniziativa popolare per l'acqua pubblica, vi proponiamo una riflessione con Luca Martinelli, giornalista di "Altreconomia" e autore del testo "L'acqua è una merce.Perché è giusto e possibile arginare la privatizzazione", sui gravi rischi che stiamo correndo con la privatizzazione del servizio idrico.


Affinché l’acqua, bene comune, rimanga un diritto per tutti e non una merce a disposiz
iVi invitiamo martedì 26 ottobre ore 20.30 alla Sala Conceria a patecipare numerosi.

Intervista a Marco Revelli



Marco Revelli è titolare delle cattedre di Scienza della politica, Sistemi Politici e Amministrativi Comparati e Teorie dell'Amministrazione e Politiche Pubbliche presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro", si è occupato tra l'altro dell'analisi dei processi produttivi (fordismo, post-fordismo, globalizzazione).

Antifascismo


Comitato Antifascista Chierese “19 Aprile”

Comunicato Stampa


Il Comitato Antifascista “19 Aprile” è espressione di una società civile attiva sul territorio da sempre, composta da associazionismo di vario genere, partiti, gruppi, sindacati e singoli cittadini.

Arricchiti dalle nostre differenze, i valori che ci accomunano sono da sempre stati quelli dell'antifascismo, alla base della moderna convivenza sociale. Questi sono valori interiorizzati e condivisi dalla stragrande maggioranza della popolazione.

Essere antifascisti oggi significa scongiurare l'oblio dei fatti del ventennio o la loro distorsione. In buona sostanza: Matteotti fu ucciso per davvero, gli oppositori furono feriti o uccisi veramente, le Leggi Razziali furono promulgate sul serio, gli omosessuali furono davvero mandati al confino, ai contadini e agli operai si impose il silenzio con la forza, le minacce, le leggi. La donna fu umiliata e ridotta all'unico ruolo di moglie e madre. Uno stato autoritario condusse il paese in una guerra terribile, impose un'alleanza con le peggiori dittature della storia, distrusse le libertà che oggi noi consideriamo naturali...

Presidio antifascista


Riteniamo che Chieri debba essere libera dalla paura e dall'odio, libera dai nuovi e vecchi fascismi, libera dall'intolleranza, dal razzismo e dall'ignoranza. Noi come Comitato antifascista chierese "19 aprile" constatiamo che ai giorni nostri si assiste alla riproposizione di disvalori, metodi e pratiche di stampo neofascista, tra l’altro esplicitamente vietati dalla Costituzione, che purtroppo fanno presa soprattutto sui giovani, quindi, il nostro intento è presidiare il Chierese rispetto a fenomeni di apologia del Fascismo e derive xenofobe; sensibilizzare la popolazione, in particolare i giovani, sui temi della storia del cosiddetto Ventennio e della Resistenza; promuovere i valori della democrazia, della giustizia, della libertà, solidarietà ed uguaglianza, lascito dell’esperienza dei resistenti e dei partigiani. Inoltre, intendiamo rendere attuale e attiva la battaglia culturale e sociale contro gli odierni rigurgiti razzisti e neofascisti. 

Per questo vi invitiamo a partecipare numerosi al presidio.

Diluvio universale


Forum italiano dei movimenti per l'acqua
Comitato acqua pubblica chierese
acquapubblicachieri@gmail.com

Comunicato stampa
Una battaglia comune


A Chieri è oramai quasi più di un anno che si discute della questione “acqua pubblica”. Il Comitato acqua pubblica chierese nacque e si riunii il giorno 8 luglio 2009 e da quel momento si è prefissato di far conoscere la dura realtà della privatizzazione del servizio idrico e di portare avanti la modifica dello Statuto del comune di Chieri.
Il 14 maggio 2010 dopo un lungo iter si decide di far partire la campagna per la modifica dello Statuto comunale in concomitanza con la nuova campagna nazionale per richiedere un referendum per l'abrogazione delle norme che hanno permesso e che permettono la privatizzazione del servizio idrico.
Per presentare la proposta di delibera c'era bisogno di raccogliere la sottoscrizione di 500 cittadini in un solo mese. Molti di noi all'interno del comitato avevano ansia di non raggiungere in un arco così breve le firme richieste, ma tutte le nostre analisi politiche, sociologiche o perfino filosofiche si scontrarono violentemente con la prima settimana della campagna: avevamo raggiunto e superato le 500 firme. Il dado era tratto.
Ad oggi conclusa la campagna abbiamo raccolto 1621 firme, tre volte tanto ciò che ci si richiedeva.

Ricette vegane


Tutto ciò che vorreste sapere sulla cucina degli amici e amiche della Piola Vegana.
Cosa abbiamo mangiato durante le iniziative riguardo le varie tipologie della discriminazione della scorsa settimana ?




Hummus

Ingredienti:
250 g di ceci cotti
2 spicchi di aglio
1/2 limone
1 cucchiaio di semi di sesamo
Prezzemolo tritato
olio extravergine di oliva
 sale e pepe


Preparazione: Frullare tutti gli ingredienti insieme e servire a temperatura ambiente

Berlusconeide


Giovedì 17 giugno alle ore 21.00 al Salone del ghetto, via della pace 8, si terrà la presentazione del libro "Berlusconeide". Interverrà l'autore Carlo Cornaglia. Partecipate numerosi sarà una serata all'insegna della satira.


Berlusconeide è un poema comico, tragico,“cavalieresco” che, in forma di satira amara e spesso indignata, racconta la vita e le gesta del più grande eroe di tutti i tempi: Silvio Berlusconi.

Acqua, oro blu


Da Greensaver programma di Current Italia.

P.S: Usa il contenuto e boicotta i marchi. La sponsorizzazione svaluta ciò che viene sponsorizzato.

L'Italia senza politica


Afghanistan, sono morti altri due soldati italiani. Ora, come altre volte ogni qual volta vi sono caduti italiani, si riaprirà il dibattito su cosa ci stiamo a fare, con quelli che chiederanno (già lo chiedono) il ritiro e quelli che insisteranno sull'importanza della missione di pace. Gli schieramenti già ci sono, sono ripetitivi e si ripeteranno. Si dirà che non è adesso il momento di fare polemiche. Che ora bisogna piangere i nostri morti, che il tempo per una analisi politica verrà dopo, a freddo. E' stato detto ogni volta, in questo conflitto e in quello iracheno, dopo ogni morto. Ma il tempo dell'analisi non è mai arrivato.

Adesso sono morti due soldati italiani. Si aggiungono ai 25 di tutte le nazionalità già caduti in questa prima metà di maggio, ai 34 di aprile, ai 39 di marzo. Dall'inizio dell'anno sono 200 i caduti della coalizione occidentale in Afghanistan, 125 americani, 40 inglesi, 35 di altri paesi e tra questi gli italiani saltati questa mattina per aria sul loro mezzo corazzato Molti di più sono i soldati e i poliziotti afgani e molti di più ancora i talebani e i civili. Migliaia, decine di migliaia. Numeri. Dietro ai quali ci sono vite umane distrutte in una guerra civile e in una guerra guerreggiata della quale non si vede la fine e si è perso il senso. E di cui ormai ci si occupa solo quando ci tocca direttamente.

In un'unica parola: Discriminazione


Una serie di incontri incentrati sul tema della discriminazione si svolgeranno a Chieri nella settimana tra il 6 e il 13 giugno: si parlerà di razzismo, sessismo e del meno conosciuto specismo, un pensiero discriminatorio fondato sull’idea che gli animali appartenenti alla specie umana abbiano diritti superiori a quelli appartenenti alle specie non-umane. Alla base dello specismo vi è una  visione antropocentrica del mondo. Questo percorso sulle discriminazioni si realizzerà attraverso la proiezione di documentari, dibattiti, aperitivi e cene vegane. 

Con rabbia e indignazione



Stamattina alle ore 7:00 il Centro di documentazione “Il Cubo” si è munito di striscione “Palestina libera” e di bandiere palestinesi in gesto di protesta e di indignazione per ciò che è avvenuto e sta avvenendo in questi giorni, in queste ore, una storia che non è ancora finita. Per più di un'ora e mezza sono state sventolate le bandiere sul ponte dei Bastioni della Mina.
Un commando israeliano ha assaltato all'alba del giorno 31 maggio la “Freedom Flottilla”, ovvero una flotta di 6 navi con a bordo 700 pacifisti per portare 10mila tonnellate di aiuti umanitari per Gaza sotto embargo. Il commando doveva sequestrare le sei navi, arrestare e identificare i pacifisti e rispedirli a casa dall'aeroporto di Tel Aviv. L'azione, invece, del commando israeliano si è trasformato in una strage, infatti, almeno 9 attivisti sono morti e più di 10 sono stati feriti. Altre fonti parlano di 10 morti e 31 feriti. Israele impedisce di conoscere il numero esatto di morti e feriti seguiti all’uso di armi da fuoco da parte dei suoi commandos-killer, quindi, risulta difficile fare un bilancio preciso di ciò che è avvenuto.

I valori di un'amministrazione



Comunicato stampa di BioeTo – Sezione universitaria della Consulta laica di Bioetica A. Vitelli di Torino


Chieri, 19 maggio 2010

BioeTo – sezione universitaria della Consulta laica di bioetica A. Vitelli – invita al Salone del Ghetto, via Della Pace 8, a Chieri, dove, a partire dalle ore 21, si terrà la conferenza Questioni di fine vita: stato vegetativo e morte cerebrale. I relatori saranno il Prof. Maurizio Mori (professore di Bioetica all'Università degli Studi di Torino e presidente della Consulta di Bioetica Onlus) e Don Giuseppe Zeppegno (direttore scientifico del Master in Bioetica della Facoltà Teologica di Torino e vice presidente dell’Associazione Bioetica & Persona).
Il tema dell'incontro sarà la morte cerebrale, la sua definizione e la sua validità, nonché la differenza tra questa, lo stato vegetativo permanente e il coma.
L'informazione mediatica in alcuni momenti si propone come diffusore di temi bioetici, ma in maniera poco programmata e spesso strumentalizzata, creando così confusione nell'opinione pubblica.
Non possiamo perciò stupirci che ci siano ancora tante difficoltà nel far capire alle persone le differenza tra stato vegetativo e le varie tipologie di coma nonché tra questi e la morte cerebrale. Tuttavia, non solo l'informazione mediatica contribuisce ad uno stato confusionale, ma anche la politica e le amministrazioni locali, come nel caso di Chieri, dove l'assessorato alla cultura, ha deciso, in maniera strumentale e preconcetta, che determinate tematiche non debbano essere dibattute, infatti, le questioni bioetiche nel nostro comune possono essere trattate a partire da un unico punto di vista, impedendo alle altre voci di trovare spazio e parola: si ostacola così la fecondità del dibattito, quindi la libera informazione e la libera opinione.

Per l'acqua: dure lotte in Ecuador

L’acqua, un diritto umano non un affare

Anche noi come Comitato acqua pubblica chierese stiamo conducendo una battaglia contro la privatizzazione dell'acqua che ci vede sempre più coinvolti e ci vede sempre più convinti che questa campagna troverà per ogni giorno, per ogni ora che passerà maggiori sostenitori perchè la grande maggioranza delle persone ha a cuore la tutela dell'acqua, la considera un bene comune ed è contraria a consegnarla ai privati e al mercato. Lo dimostra il fatto che neanche in un mese abbiamo riaggiunto 500.000 firme come Forum italiano per i movimenti dell'acqua.
Siamo forti nelle nostre convizioni e siamo solidali con tutti i popoli che in questo momento stanno affrontando lo stesso nostro problema, la stessa nostra battaglia. Per questo gridiamo rabbia insieme al popolo ecudoriano.

15 giorni di dure lotte in Ecuador contro la legge sull’acqua che il governo era in procinto di approvare, ma alla fine la legge è stata bloccata grazie alla mobilitazione. Il Presidente della Repubblica dell’Ecuador è stato costretto a sospendere la votazione definitiva in parlamento per realizzare una consultazione con le nazionalità ed i popoli indigeni. Consultazione prevista dalla Costituzione ogni qual volta il parlamento si trova a dover decidere sui diritti fondamentali dei popoli indigeni. Tra questi l’acqua.
Al centro della lotta, quindi, non c’è solo la questione di merito sulla privatizzazione, ma anche una prassi di democrazia partecipativa conquistata in anni di lotte e sancita dalla nuova Costituzione. Al centro della vicenda c’è quella che i movimenti dell’acqua latinoamericani chiamano riappropriazione sociale: ripubblicizzare è il primo passo, ma la gestione non può essere qualla centralistica da parte dello stato, ma deve essere partecipata dalla popolazione, nazionalità indigene, lavoratori del settore.

Nell’articolo di Alberto Costa si ripercorrono le rivendicazioni indigene sull’acqua ed i nodi teorici e pratici della lotta per l’acqua in Ecuador:

Ad Acqua Armata



Ad Aprilia il gestore privato dell'acqua, Acqualatina spa, sta riducendo il flusso alle famiglie che continuano a pagare - lecitamente - al comune. Una storia di resistenza per l'acqua pubblica.

Fonte: Youtube

Acqua pubblica



L'acqua è un diritto, non una merce!

Questo fine settimana partirà anche a Chieri la raccolta firme contro la privatizzazione dell'acqua.
L'iniziativa è proposta dal Comitato Acqua Pubblica Chierese a cui il Cubo aderisce.

Si raccoglieranno firme per:
  •  la proposta di deliberazione di iniziativa popolare per la modifica dello Statuto del Comune di Chieri (in questo caso, possono firmare solo cittadini residenti a Chieri)
  • il referendum nazionale (possono firmare tutti i cittadini italiani).
Per firmare queste saranno le occasioni per questo weekend:
  •  Venerdì 14 maggio a partire dalle ore 21, presso il salone della chiesa San Domenico, durante l'incontro con il Prof. Ugo Mattei, estensore dei quesiti referendari. La serata è stata organizzata come momento di lancio della campagna chierese per l'acqua pubblica; verranno approfonditi i temi legati ai beni comuni e all'acqua pubblica.

In nome delle donne albanesi


Egregio Signor Presidente del Consiglio,

le scrivo su un giornale che lei non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché venerdì il suo disinvolto senso dello humor ha toccato persone a me molto care: “le belle ragazze albanesi”. Mentre il premier del mio paese d’origine, Sali Berisha, confermava l’impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei ha puntualizzato che “per chi porta belle ragazze possiamo fare un’eccezione.”

Io quelle “belle ragazze” le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, di notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite da Garbagnate Milanese fino in Sicilia. Mi hanno raccontato sprazzi delle loro vite violate, strozzate, devastate. A “Stella” i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola: puttana. Era una bella ragazza con un difetto: rapita in Albania e trasportata in Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede. Dopo un mese di stupri collettivi ad opera di magnaccia albanesi e soci italiani, le toccò piegarsi. Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della Liguria, e chissà quanti altri. E’ solo allora – tre anni più tardi – che le incisero la sua professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio.

Crisi del lavoro e forme di resistenza





Il Centro di documentazione "Il Cubo" in collaborazione con l'A.L.A.TO. (Assemblea Lavoratori Autoconvocati Torino) organizza l'iniziativa "Crisi del lavoro e forme di resistenza", che si terrà a Chieri (To) venerdì 30 aprile 2010, a partire dalle ore 21.15 presso "Il Cubo" in piazza Dante n. 0.

All'iniziativa parteciperanno lavoratori di diverse fabbriche e aziende di Torino e del nostro territorio che versano in situazione di crisi.

25 Aprile - Resistenza è libertà




25 APRILE 2010
RESISTENZA E' LIBERTA'
CHI DORME NELLA DEMOCRAZIA SI SVEGLIA NELLA DITTATURA

Respinti sulla strada


Il Centro di documentazione "Il Cubo" organizza per venerdì 12 marzo 2010, a partire dalle ore 21.15 presso il Centro giovanile di Chieri in Piazza Caselli 19, la presentazione del libro "Respinti sulla strada. La migrazione ipermoderna di minorenni e ragazzi stranieri", ultimo lavoro di Renato Curcio, edizioni Sensibili alle foglie.
Alla serata parteciperà l'autore Renato Curcio, che dialogherà con Murat Cinar del Collettivo Immigrati Auto-organizzati di Torino e Hussain Nazari, ragazzo afghano autore del libro "Mi brucia il cuore!".

Scheda del libro
Il libro "Respinti sulla strada" propone i risultati di una ricerca socioanalitica svolta con i ragazzi arrivati in Italia da diverse parti del mondo.
Diafani e trasparenti, questi ragazzi che si aggirano per le vie di Roma e di Milano, senza che ciò catturi la nostra attenzione e il nostro immaginario, sono un analizzatore eccellente di alcune trasformazioni e derive in corso nella società italiana. Ma sono anche, con la loro accesa disponibilità a narrare, ottimi analisti. Demistificatori, anzitutto. Le loro parole strappano immediatamente il velo ai nostri pigri fantasmi. E ci portano nella loro cruda quotidianità, a cercare lavoro, qualcosa da mangiare, un posto in cui dormire.
Raccontano i sogni e le speranze dei loro viaggi, l'impatto con le nostre coste e con le istituzioni che, secondo il diritto internazionale, dovrebbero accoglierli, in quanto minorenni, in strutture adeguate. Raccontano le difficoltà, le risorse, le delusioni, ma anche la loro determinazione a farsi valere, a fare parte del rimescolamento planetario che stiamo vivendo.
Sono ragazzi che non vogliono la carità e, anzi, ci pongono due domande essenziali: di chi è la Terra? E dove abitano, in questo Paese, l'autonomia personale e la libertà sociale di cui tanto si sente parlare?


Il Cubo continua a discutere di immigrazione, xenofobia e sfruttamento dei migranti e propone una nuova occasione di approfondimento su queste tematiche.

I Migliori Amici di Israele


I MIGLIORI AMICI DI ISRAELE?

Alcune riflessioni sulla visita del Presidente del consiglio italiano in Israele

Nella sua recente visita in Israele, il premier Berlusconi ha espresso il desiderio di vedere lo stato israeliano tra i membri dell'Unione Europea, ha lodato Israele quale unico esempio di democrazia del Medio Oriente, ha definito come giusto l'attacco portato dall'esercito israeliano alla popolazione della Striscia di Gaza nel dicembre 2008-gennaio 2009.

In questi giorni, a breve distanza dalla celebrazione la Giornata della Memoria, pensiamo sia il caso di svelare quale sia l'inganno dietro la vulgata di Israele quale eterna vittima cui ogni forma di difesa è lecitamente concessa, e di Israele quale stato democratico, promotore di pace e sicurezza, paladino dei diritti umani in un Medio Oriente dominato da forze oscurantiste e violente.

No Tav


Sabato noi del Cubo eravamo in Val di Susa...


Una manifestazione di 40000 persone, altro che 4 gatti come dice Chiamparino. È stato un pomeriggio bello, libero, dove la democrazia si toccava con le mani, era nei visi della gente. Squallida è, invece, l’informazione che in queste settimane passa per la televisione e nei giornali (la Stampa in prima fila). Dare più spazio a una manifestazione SI TAV fatta da 600 iscritti del PD, convegno pubblicitario fallito perché non bipartisan, francamente è una cosa a cui ormai dovremmo essere abituati. Ma continua comunque a fare un po’ male.
Guardando i fatti e non le pippe giornalistiche, da una parte c’è il popolo NO TAV che sta riscoprendo cosa significa amare la propria terra e presidiare il territorio contro grosse lobbies di potere. Un popolo che nello scoprirsi umano acquista coscienza che ormai la lotta è diventata qualcosa di molto più importante della semplice opposizione ad una linea ad alta velocità. Il NO TAV è vita, è democrazia che si oppone al colore grigio del denaro e ai politici che lo difendono. Per questo la lotta contro la TAV è importante.

Nel giro di due settimane sono stati bruciati nella notte 2 presidi, a Borgone e a Bruzolo, da persone che hanno lasciato scritte come ‘SI TAV’ sui muri vicini. La cosa è passata quasi totalmente sottosilenzio (al TG1 hanno detto che era andato a fuoco un ‘gazebo’) nonostante potesse scapparci il morto (a volte qualcuno dorme al presidio e i vigili del fuoco hanno rischiato di lasciarci le penne data la presenza di bombole di gas). Si parla, invece, dell’ennesimo proiettile arrivato a Chiamparino, proiettile che arriva ogni volta che il ‘nostro’ sindaco è in difficoltà.


Per finire volevamo fare un’ultima osservazione. Il 24 Ottobre 2009 le istituzioni hanno scatenato un putiferio per il fatto che era stato distrutto un gazebo della Lega Nord in piazza Castello. Si sono aperti ‘Tavoli per la sicurezza’ con sindaco, prefetto e questore e si è ribadita la solita solfa di chiudere tutti i centri sociali. Limitare la libertà insomma, per difendere un partito che continuiamo a reputare razzista e violento (vi consigliamo di guardare il documentario ‘Camicie verdi’ per farvi un’idea), mentre per i presidi NO TAV, nessuno dice niente.

Se è questa la vostra democrazia, potete tenervela.

NO TAV!






Incontro con Norma Berti


Il Centro di documentazione "Il Cubo" è lieto di invitarvi all'incontro con Norma Victoria Berti, autrice del libro "Donne ai tempi dell'oscurità. Voci di detenute politiche nell'Argentina della dittatura militare" che si terrà venerdì 29 gennaio 2010 alle ore 21 a Chieri presso il Centro giovanile, piazza Caselli 19, preceduto da aperitivo alle ore 19.30.
Al ternime dell'incontro sarà proiettato il documentario "Alma Doble. Memorie argentine per pianoforte e ballerini" di Ivana Bosso e Francesce Gentile, presenti in sala.

Norma Berti è nata in Argentina ed è stata sequestrata nel 1976 per essere condotta in un centro clandestino di detenzione dove sparirono più di 2.500 persone. Il libro, frutto anche della raccolta di altre testomonianze, è il racconto corale della donna a contatto diretto col coprotagonista del libro: il potere, quel potere che ha scientificamente terrorizzato il Sudamerica degli anni Settanta e Ottanta.
Il libro aiuta a capire la quotidiana resistenza di “donne scomode” con cui quel regime sarà infine costretto a confrontarsi: fuori, nelle strade, le chiamerà «pazze di Plaza de Mayo»; dentro, in carcere, le chiamerà «terroriste, sovversive irrecuperabili». Donne mai piegate dalla dittatura che hanno resistito con il loro corpo e la loro testa alla distruzione fisica, morale e psicologica.

Rosarno

Volevano braccia e sono arrivati uomini...

Documento video realizzato da InsuTv a Rosarno nei giorni del pogrom e della deportazione dei migranti.
Per ritrovare, nelle immagini e nei racconti dei protagonisti, le ragioni della ribellione contro la violenza e l'apartheid. Cui è seguita la vendetta della mafia e del governo...

Rosarno: il tempo delle arance from Nicola Angrisano on Vimeo.