Respinti sulla strada


Il Centro di documentazione "Il Cubo" organizza per venerdì 12 marzo 2010, a partire dalle ore 21.15 presso il Centro giovanile di Chieri in Piazza Caselli 19, la presentazione del libro "Respinti sulla strada. La migrazione ipermoderna di minorenni e ragazzi stranieri", ultimo lavoro di Renato Curcio, edizioni Sensibili alle foglie.
Alla serata parteciperà l'autore Renato Curcio, che dialogherà con Murat Cinar del Collettivo Immigrati Auto-organizzati di Torino e Hussain Nazari, ragazzo afghano autore del libro "Mi brucia il cuore!".

Scheda del libro
Il libro "Respinti sulla strada" propone i risultati di una ricerca socioanalitica svolta con i ragazzi arrivati in Italia da diverse parti del mondo.
Diafani e trasparenti, questi ragazzi che si aggirano per le vie di Roma e di Milano, senza che ciò catturi la nostra attenzione e il nostro immaginario, sono un analizzatore eccellente di alcune trasformazioni e derive in corso nella società italiana. Ma sono anche, con la loro accesa disponibilità a narrare, ottimi analisti. Demistificatori, anzitutto. Le loro parole strappano immediatamente il velo ai nostri pigri fantasmi. E ci portano nella loro cruda quotidianità, a cercare lavoro, qualcosa da mangiare, un posto in cui dormire.
Raccontano i sogni e le speranze dei loro viaggi, l'impatto con le nostre coste e con le istituzioni che, secondo il diritto internazionale, dovrebbero accoglierli, in quanto minorenni, in strutture adeguate. Raccontano le difficoltà, le risorse, le delusioni, ma anche la loro determinazione a farsi valere, a fare parte del rimescolamento planetario che stiamo vivendo.
Sono ragazzi che non vogliono la carità e, anzi, ci pongono due domande essenziali: di chi è la Terra? E dove abitano, in questo Paese, l'autonomia personale e la libertà sociale di cui tanto si sente parlare?


Il Cubo continua a discutere di immigrazione, xenofobia e sfruttamento dei migranti e propone una nuova occasione di approfondimento su queste tematiche.
Crediamo non se ne possa fare a meno perchè, di fronte al cambiamento radicale che la nostra società sta attraversando tra pregiudizi, paure e ritorni identitari, non si può rimanere indifferenti nè lasciare spazio alla violenza quotidiana dei tanti razzisti che affollano le strade, le istituzioni e i mass media.
Nel libro che abbiamo scelto di presentare i respinti, i criminalizzati, gli esclusi sono minori e ragazzi appena maggiorenni che, gettato il proprio passato alle spalle, partono in cerca di una vita migliore. Tanti sono i sogni e altrettanti sono i motivi che li spingono a viaggi pericolosi verso un'Europa che li deluderà e che non li considererà.
In "Respinti sulla strada" è inoltre narrata una storia "chierese". Nel marzo 2009 due ragazzi afgani si nascondono sotto due pullman che riportano a casa da una gita scolastica in Grecia due classi di un istituto superiore di Chieri. Mentre il primo riesce ad arrivare incolume fino alla nostra cittadina, il secondo ragazzo viene scoperto e consegnato alla polizia mentre sul pullman alcuni suoi coetanei italiani vorrebbero linciarlo. Una storia come tante, una giovane vita che in solitudine attraversa
diverse difficoltà e che qui è accolta con odio e distacco.
Capire, conoscere sono compiti che ogni cittadino dovrebbe quotidianamente svolgere, perchè le conseguenze del tapparsi occhi e orecchie sono pericolose e da anni stiamo assistendo alla violenza, non solo fisica, che i cittadini immigrati vivono quotidianamente sia quando si confrontano con gli italiani sia quando si confrontano con le istituzioni.
Come il nostro ospite si augura dobbiamo tutti "meditare sulle energie sconfinate che la profezia interculturale potrebbe liberare" e, continuiamo noi, ostacolare gli atteggiamenti xenofobi e le derive razziste che rispondono inoltre all'evidente interesse economico di sfruttare maggiormente lavoratori e lavoratrici più deboli.

Centro di documentazione "Il Cubo"