Diluvio universale


Forum italiano dei movimenti per l'acqua
Comitato acqua pubblica chierese
acquapubblicachieri@gmail.com

Comunicato stampa
Una battaglia comune


A Chieri è oramai quasi più di un anno che si discute della questione “acqua pubblica”. Il Comitato acqua pubblica chierese nacque e si riunii il giorno 8 luglio 2009 e da quel momento si è prefissato di far conoscere la dura realtà della privatizzazione del servizio idrico e di portare avanti la modifica dello Statuto del comune di Chieri.
Il 14 maggio 2010 dopo un lungo iter si decide di far partire la campagna per la modifica dello Statuto comunale in concomitanza con la nuova campagna nazionale per richiedere un referendum per l'abrogazione delle norme che hanno permesso e che permettono la privatizzazione del servizio idrico.
Per presentare la proposta di delibera c'era bisogno di raccogliere la sottoscrizione di 500 cittadini in un solo mese. Molti di noi all'interno del comitato avevano ansia di non raggiungere in un arco così breve le firme richieste, ma tutte le nostre analisi politiche, sociologiche o perfino filosofiche si scontrarono violentemente con la prima settimana della campagna: avevamo raggiunto e superato le 500 firme. Il dado era tratto.
Ad oggi conclusa la campagna abbiamo raccolto 1621 firme, tre volte tanto ciò che ci si richiedeva.

Non possiamo che esultare per questa grande vittoria ed iniziare a fare pressione politica affinché queste 1600 firme vengono ascoltate e recepite dalla politica locale.
Da adesso in poi il Comitato acqua pubblica chierese scenderà in piazza non solo per continuare a raccogliere le firme per la richiesta di un referendum, ma spiegando alla gente che c'è qualcosa nelle sale del comune che è bollente e che richiede di essere considerato e non gettato come fosse carta sporca in un cestino.
Da adesso in poi il Comitato acqua pubblica chierese promuoverà presidi anche sotto il municipio per ricordare che quei fogli pesano come macigni.
Da adesso in poi il Comitato acqua pubblica chierese si presenterà davanti ad ogni gruppoconsiliare affinché non ci si dimentichi che ad ogni passo falso ci sarà qualcuno che risponderà.
Faremo in modo che l'opinione pubblica conosca la situazione attuale e che nessuno si dimentichi di questa grande vittoria di tutti. La proposta sarà studiata entro il 13 giugno dal Segretario comunale che preparerà un istruttoria, dopodichè il Sindaco avrà 30 giorni per convocare il Consiglio Comunale e per decidere riguardo la proposta di modifica dello Statuto comunale. C'è la possibilità che la proposta slitti a settembre e per quanto tempo possa passare di sicuro noi ricorderemo ciò che abbiamo richiesto al Consiglio comunale.
Dopo questa grandiosa campagna non ci resta che attendere, ma agitiamoci perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo affinché anche a Chieri, come in Provincia di Torino, a Rivoli, a Rivalta, a Torino, Cortignole, Coazzolo, Castagnole delle Lanze, Boves,Vernante, Valdieri, Roccasparvera, l'acqua venga riconosciuta come bene comune e senza scopo di lucro.


Centro di Documentazione "Il Cubo"

Comunicato Stampa
Diluvio universale

In solo due mesi il Forum italiano dei movimenti per l'acqua ha raccolto 1.000.000 di firme per il referendum per la ripubblicizzazione dell'acqua e nello stesso tempo in circa un mese il Comitato acqua pubblica chierese ha raccolto 1.600 firme per la modifica dello Statuto comunale per riconoscere che l'acqua è un bene comune e senza scopo di lucro.
I risultati finora raggiunti non sono solo un fatto di quantità, ma di qualità: le persone che si avvicinano ai banchetti non hanno voglia di dare l'acqua in mano ai privati, la considerano un bene comune al pari dell'aria.
Ci sono persone innervosite, arrabbiate, deluse dal fatto che ancora una volta si sta giocando con qualcosa di vitale, di essenziale. Ci sono persone infastidite dal fatto che si ricorra ad un referendum in quanto “non dovremmo neanche essere arrivati a questo punto!”. Ci sono persone, infine, che con un sorriso guardano il volantino, girano di scatto e con un gesto richiedono la penna per firmare.
Quelle firme raccolte allora valgono come macigni perché emerge la consapevolezza di voler tenere l'acqua estranea dalle logiche del mercato e del profitto. Allora, non possiamo che congratularci con il Comitato acqua pubblica chierese per questa grandiosa vittoria in difesa del servizio pubblico.
Mentre le risorse idriche scarseggiano e sono mal distribuite, i potentati economici hanno fiutato profitti nell'acqua e si stanno muovendo affinché in ogni angolo del mondo l'acqua sia sotto il loro controllo. Nello stesso tempo si stanno sviluppando in ogni angolo del mondo anticorpi che resistono alla privatizzazione dell'acqua, come a Cochabamba.
Da mesi in ogni parte del paese troviamo migliaia di cittadini che si organizzano per lottare contro l'avanzamento e l'accelerazione della privatizzazione, contro l'ideologia imperante del “privato è sempre buono” chiudendo gli occhi di fronte ai disastri ambientali della Deepwater Horizon o dei milioni di morti sul lavoro dovuti alla carenza di sicurezza.
Si gioca sulle nostre vite, ebbene se vogliono giocare dovranno considerare questo enorme movimento “silenzioso” che si sta agitando in tutto il paese, dai piccoli comuni alle grandi città.
Questo insieme di persone e le loro coscienze sono come un temporale improvviso che si scatena sulla logica del profitto dei potenti, sappiano però che il temporale non sarà momentaneo perché non c'è speranza che noi ci fermeremo, perché non c'è speranza che noi cambieremo idea, perché noi saremo il diluvio.