No Tav


Sabato noi del Cubo eravamo in Val di Susa...


Una manifestazione di 40000 persone, altro che 4 gatti come dice Chiamparino. È stato un pomeriggio bello, libero, dove la democrazia si toccava con le mani, era nei visi della gente. Squallida è, invece, l’informazione che in queste settimane passa per la televisione e nei giornali (la Stampa in prima fila). Dare più spazio a una manifestazione SI TAV fatta da 600 iscritti del PD, convegno pubblicitario fallito perché non bipartisan, francamente è una cosa a cui ormai dovremmo essere abituati. Ma continua comunque a fare un po’ male.
Guardando i fatti e non le pippe giornalistiche, da una parte c’è il popolo NO TAV che sta riscoprendo cosa significa amare la propria terra e presidiare il territorio contro grosse lobbies di potere. Un popolo che nello scoprirsi umano acquista coscienza che ormai la lotta è diventata qualcosa di molto più importante della semplice opposizione ad una linea ad alta velocità. Il NO TAV è vita, è democrazia che si oppone al colore grigio del denaro e ai politici che lo difendono. Per questo la lotta contro la TAV è importante.

Nel giro di due settimane sono stati bruciati nella notte 2 presidi, a Borgone e a Bruzolo, da persone che hanno lasciato scritte come ‘SI TAV’ sui muri vicini. La cosa è passata quasi totalmente sottosilenzio (al TG1 hanno detto che era andato a fuoco un ‘gazebo’) nonostante potesse scapparci il morto (a volte qualcuno dorme al presidio e i vigili del fuoco hanno rischiato di lasciarci le penne data la presenza di bombole di gas). Si parla, invece, dell’ennesimo proiettile arrivato a Chiamparino, proiettile che arriva ogni volta che il ‘nostro’ sindaco è in difficoltà.


Per finire volevamo fare un’ultima osservazione. Il 24 Ottobre 2009 le istituzioni hanno scatenato un putiferio per il fatto che era stato distrutto un gazebo della Lega Nord in piazza Castello. Si sono aperti ‘Tavoli per la sicurezza’ con sindaco, prefetto e questore e si è ribadita la solita solfa di chiudere tutti i centri sociali. Limitare la libertà insomma, per difendere un partito che continuiamo a reputare razzista e violento (vi consigliamo di guardare il documentario ‘Camicie verdi’ per farvi un’idea), mentre per i presidi NO TAV, nessuno dice niente.

Se è questa la vostra democrazia, potete tenervela.

NO TAV!