filippine

Olanda - 29.8.2007
L’Olanda arresta il fondatore dell’Npa
Arrestato a Utrecht, dove viveva in esilio dall’88, il leader comunista filippino José Maria Sison


José Maria Sison, intellettuale marxista di 68 anni, è il fondatore del Partito comunista filippino (Ccp) e del Nuovo esercito popolare (Npa), movimento guerrigliero attivo fin dagli anni ’70 nonostante una dura repressione militare che ha causato finora circa 90 mila morti. Dopo aver passato nove anni nelle carceri militari filippine sotto la dittatura di Ferdinand Marcos, nel 1988 si era rifugiato in Olanda. Nel 2002 era stato inserito nelle liste dei terroristi internazionali di Stati Uniti e Unione europea.
Oggi la polizia olandese ha fatto irruzione nella sua casa di Utrecht e lo ha arrestato, pare con l’accusa di essere il mandante di due omicidi politici avvenuti nelle Filippine nel 2003 e 2004. Gli agenti hanno anche perquisito gli uffici olandesi del Fronte Nazionale Democratico (Ndf) di cui Sisòn era capo consigliere politico, sequestrando computer e documenti.
La presidentessa filippina Gloria Macapagal-Arroyo ha commentato l’arresto parlando di “un gigante passo verso la pace, una vittoria della giustizia e dello stato di diritto”.
“Un arresto illegale” basato su “nuove false accuse” contro Sison, secondo Il Partito Comunista Filippino e il Fronte Nazionale Democratico, “fabbricate dal governo Arroyo per rovesciare le recenti vittorie legali di Sisòn: il mese scorso la Corte Suprema filippina lo aveva scagionato da ogni accusa e subito dopo il Tribunale Europeo di Primo Grado aveva criticato e annullato l’inclusione di Sison nella lista dei terroristi”.
In un’intervista* realizzata a Utrecht solo pochi giorni fa, Sison aveva dichiarato a PeaceReporter:
“Dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 sono stato inserito nelle ‘liste nere’ statunitense ed europea dei terroristi internazionali. E lo sono ancora oggi, sebbene a luglio il Tribunale Europeo di Primo Grado si sia chiaramente espresso per la mia cancellazione dalla lista nera dell’Ue. Io sono un comunista, non un terrorista: i governi europei sbagliano a seguire la linea Bush per cui tutti i movimenti rivoluzionari e anti-imperialisti sono terroristi. Mi sono sempre opposto con forza sia al terrorismo di gruppi come al-Qaeda o Abu Sayyaf che al terrorismo di Stato degli Usa e di altre potenze che opprimono con lo sfruttamento economico e uccidono migliaia di persone con le loro guerre di aggressione”.
dal sito www.peacereporter.net
Enrico Piovesana