La 'dimensione privata' e la questione palestinese |
il leitmotiv della pellicola è l'osservazione attraverso gli occhi di una famiglia palestinese costretta ad una drammatica convivenza tra nemici l’evoluzione di un conflitto socio-culturale finora mai scevro da tensioni violente. |
Girato a Riace in provincia di Reggio Calabria a partire da un'idea avuta assieme al produttore Mario Gianani, Private è il primo vero film del regista Saverio Costanzo. Un'opera prima nel complesso molto convincente e non solo perché finanziata da colossi come l'Istituto Luce, Rai Cinema e Cydonia, storicamente dall'occhio lungo nell'intravedere prospettive di successo per le loro produzioni. E neppure perché Saverio abbia in qualche modo ricevuto il trattamento privilegiato che malignamente si potrebbe ipotizzare nel caso del figlio di Maurizio Costanzo.
Piuttosto perché con Private per la prima volta a livello internazionale il cinema ci invita alla riflessione su uno dei più cronici e crudi mali del nostro presente, la guerra israelo-palestinese. E lo fa nella speranza di suggerire delle chiavi di lettura che favoriscano in qualche modo la risoluzione del conflitto. Documentare, far conoscere per poi possibilmente intervenire. Un messaggio che emerge forte dal film di Saverio.