Sulle Linee Programmatiche della nuova amministrazione

Qualche settimana fa il Consiglio comunale di Chieri ha discusso le Linee Programmatiche della nuova Amministrazione, contenute in un documento che enuncia le linee guida di governo per il prossimo quinquennio.
A nostro parere occorre sottolineare come nel testo, nei capitoli riguardanti temi sensibili e che ci toccanoda vicino come la cultura, l´istruzione e le politiche sociali rivolte a giovani, minori e adolescenti, compaiano alcuni riferimenti su cui mai finora le pubbliche amministrazioni si erano soffermate: i concetti di bene, bello e vero, l´appartenenza a una supposta civiltà occidentale, la necessità di recuperare "i veri valori esistenziali" e combattere il dilagare di un "relativismo oggi dominante" e "annichilente", la "sempre più impellente necessità di ricostruire un patrimonio di valori certi volti al recupero delle proprie radici e della propria identità" che sarebbe messa a repentaglio dalle attuali tensioni sociali.
A leggere tali affermazioni, che sconfinano nell´ambito dell´etica e della morale sulla quale pensiamo unico giudice debba essere il singolo individuo, viene da chiedersi dove risieda la verità dei valori, da quale autorità possa essere determinata, o ancora quale sia il contenuto del concetto di bene, o quali siano i tratti peculiari della civiltà occidentale, o infine da quali elementi salienti sia composta la nostra identità.
Il centro di documentazione Il Cubo si ritiene parte del fronte di coloro che, in forma singola o organizzata, stanno conducendo una battaglia, innanzitutto culturale, per l´affermazione di valori quali il rifiuto di ogni forma di razzismo e discriminazione, il riconoscimento di pari dignità a ogni uomo e ogni donna, l´antifascismo e la lotta contro ogni forma di sfruttamento; ma siamo altresì impegnati a difesa della laicità e contro l´imposizione di qualunque tipo di dogmatismo, crediamo che non ci siano verità, ma prospettive di cui ogni persona possa sentirsi partecipe tollerando le prospettive altrui di credo, di vita, etiche o politiche, crediamo che la civiltà cui apparteniamo, ossia quella umana, sia una civiltà multiforme, varia, colorata e in continuo mutamento e lottiamo contro coloro che vogliono erigere muri, fisici o ideologici, tra i popoli, crediamo che ciò che oggi annichilisca la società sia la cultura dell´intolleranza, del sospetto, dell´individualismo liberista che per servire i propri interessi è disposto a sacrificare i rapporti umani, la difesa dei diritti e delle libertà altrui, l´equilibrio ecologico con la natura, più che difendere le nostre radici pensiamo si debba dedicare cura alla costruzione del nostro futuro comune in un "mondo diverso possibile" dove gli ideali di giustizia, eguaglianza e solidarietà siano realizzati, pensiamo che il ricorso al discorso identitario sia da contrastare e abbandonare in quanto foriero di divisioni e spesso, nel passato più o meno recente e ancora nel presente, di discriminazioni e violenza, crediamo che non esista un´identità univoca e ascrittiva, bensì molteplici affiliazioni che sono frutto delle tante, diverse esperienze della nostra biografia e sono aperte al confronto e al mutamento di fronte agli incontri futuri.
Se i nostri ideali coincidessero con quelli che soggiacciono agli intenti espressi nelle Linee programmatiche, non potremmo che esserne compiaciuti, ma poiché siamo consci di esprimere ideali e pratiche politiche di una minoranza della popolazione, nonostante ciò, come cittadini con una coscienza sociale e politica sentiamo la responsabilità di essere di stimolo, grazie al nostro seppur modesto contributo, alla nascita di un ampio dibattito cittadino su tali tematiche e di chiamare i nostri governanti a rispondere delle loro intenzioni e del loro approccio politico.
Poiché, come evidenziato nella premessa del documento, secondo l´Amministrazione è necessario costruire "un ambiente politico e amministrativo locale fondato sulla partecipazione e sulla condivisione di un ampio numero di protagonisti della vita politica, sociale, istituzionale e civile cittadina", il centro di documentazione Il Cubo invita i responsabili delle politiche cittadine a confrontarsi su tali tematiche, pur consci delle differenze di ideali, sensibilità, esperienze politiche e metodologie di intervento che corrono tra noi e molti esponenti dell´attuale maggioranza. Invitiamo altresì quanti sono attivi, in forma autonoma o associata, nella vita politica e sociale chierese a impegnarsi affinché non si instauri una sorta di "gestione etica" della cultura, dell´istruzione e delle politiche sociali nella nostra città e a contribuire al dibattito che proponiamo quale fondamentale momento di crescita collettiva.

Il centro di documentazione Il Cubo