La casa è un diritto

          La casa è un diritto!          


Il Centro di documentazione "il Cubo" organizza per venerdì 18 e sabato 19 marzo 2011 presso il Centro giovanile di Chieri in piazza Caselli 19, due serate dal titolo "La casa è un diritto".

Venerdì 18 dalle ore 21.15 gli sportelli casa Coordinamento Asti Est, Diritto alla casa Zona San Paolo e Prendocasa Torino e l'ufficio politiche sociali di Chieri discuteranno di sfratti, delle politiche abitative promosse da Regione Piemonte, Città di Torino, Città Chieri e Città di Asti e delle alternative che alcune famiglie torinesi e astigiane, supportate dagli sportelli, stanno portando avanti per non perdere il diritto alla casa a causa dell'attuale crisi economica. Modera la serata l'avv. Ariotto di ReteLegale ed interverrà il Sindaco Dott. Lancione.

Sabato 19 dalle ore 20 Cena con menù marocchino per sostenere le famiglie astigiane che hanno deciso di prendere il loro destino in mano occupando due stabili in disuso.
Prenotazioni a ilcentrocubo@gmail.com oppure al 3490062929
A seguire concerto con la Premiata Distilleria Barzotto a ingresso libero.
La cena costa 10 € per gli adulti, 8 € per gli studenti ed è gratis per i bimbi.

Il nostro interesse per il tema deriva dalla constatazione che la crisi economica e la minore stabilità salariale stanno generando un crescente numero di famiglie impossibilitate a pagare l'affitto e per tale motivo sfrattate, in alcuni casi senza che abbiano una soluzione di emergenza che rispetti la loro dignità e unità familiare.
Il diritto all'abitare noi sosteniamo debba essere difeso con politiche rivolte realmente ai cittadini e slegate dagli interessi economici di costruttori e speculatori poichè dei 3 miliardi di alloggi costruiti dal 1995 ad oggi solo l'1% è di edilizia popolare.
Se consideriamo inoltre che dal 1998 l'assenza dell'equo canone e il fallimento di canoni concordati e affitti calmierati hanno fatto salire alle stelle gli affitti e dall'altro lato l'accesso ad un mutuo è da considerarsi impossibile, soprattutto per i giovani, ecco che abbiamo ben presente come la casa, non sia un diritto tutelato ma anzi rimanga un ambito di arricchimento per pochi.
Il mercato, a cui ora tutto è delegato (o regalato?), non può per sua natura interessarsi di chi non ha reddito o lo perde a causa delle distorsioni del mercato stesso. Che soluzioni rimangono a queste famiglie? Poche e uno fra queste non prevede l'attesa che le istituzioni si mobilitino ma la consapevolezza che talvolta un'altenativa è possibile crearla.
Per questo siamo vicini a coloro che fermi sui portoni di casa resistono al proprio sfratto per poter permettere che al ritono da scuola i figli trovino una casa ad accoglierli!
Per questo siamo a fianco di coloro che prendono in mano il loro destino e occupano stabili in disuso per continuare a vivere e creano reale e alternativa risposta contro la crisi e le disuguaglianze.
Ci auguriamo che questi percorsi di lotta si moltiplichino e che l'esempio dato dalle prime famiglie consolidi la tenacia e la volontà di quelle che verranno.