Comunicato stampa di BioeTo – Sezione universitaria della Consulta laica di Bioetica A. Vitelli di Torino
Chieri, 19 maggio 2010
BioeTo – sezione universitaria della Consulta laica di bioetica A. Vitelli – invita al Salone del Ghetto, via Della Pace 8, a Chieri, dove, a partire dalle ore 21, si terrà la conferenza Questioni di fine vita: stato vegetativo e morte cerebrale. I relatori saranno il Prof. Maurizio Mori (professore di Bioetica all'Università degli Studi di Torino e presidente della Consulta di Bioetica Onlus) e Don Giuseppe Zeppegno (direttore scientifico del Master in Bioetica della Facoltà Teologica di Torino e vice presidente dell’Associazione Bioetica & Persona).
Il tema dell'incontro sarà la morte cerebrale, la sua definizione e la sua validità, nonché la differenza tra questa, lo stato vegetativo permanente e il coma.
L'informazione mediatica in alcuni momenti si propone come diffusore di temi bioetici, ma in maniera poco programmata e spesso strumentalizzata, creando così confusione nell'opinione pubblica.
Non possiamo perciò stupirci che ci siano ancora tante difficoltà nel far capire alle persone le differenza tra stato vegetativo e le varie tipologie di coma nonché tra questi e la morte cerebrale. Tuttavia, non solo l'informazione mediatica contribuisce ad uno stato confusionale, ma anche la politica e le amministrazioni locali, come nel caso di Chieri, dove l'assessorato alla cultura, ha deciso, in maniera strumentale e preconcetta, che determinate tematiche non debbano essere dibattute, infatti, le questioni bioetiche nel nostro comune possono essere trattate a partire da un unico punto di vista, impedendo alle altre voci di trovare spazio e parola: si ostacola così la fecondità del dibattito, quindi la libera informazione e la libera opinione.
Il tema dell'incontro sarà la morte cerebrale, la sua definizione e la sua validità, nonché la differenza tra questa, lo stato vegetativo permanente e il coma.
L'informazione mediatica in alcuni momenti si propone come diffusore di temi bioetici, ma in maniera poco programmata e spesso strumentalizzata, creando così confusione nell'opinione pubblica.
Non possiamo perciò stupirci che ci siano ancora tante difficoltà nel far capire alle persone le differenza tra stato vegetativo e le varie tipologie di coma nonché tra questi e la morte cerebrale. Tuttavia, non solo l'informazione mediatica contribuisce ad uno stato confusionale, ma anche la politica e le amministrazioni locali, come nel caso di Chieri, dove l'assessorato alla cultura, ha deciso, in maniera strumentale e preconcetta, che determinate tematiche non debbano essere dibattute, infatti, le questioni bioetiche nel nostro comune possono essere trattate a partire da un unico punto di vista, impedendo alle altre voci di trovare spazio e parola: si ostacola così la fecondità del dibattito, quindi la libera informazione e la libera opinione.