Il dirigente della izquierda abertzale, Arnaldo Otegi, ha lasciato questa mattina il carcere dopo 15 mesi di prigionia. Ad accoglierlo, centinaia di famigliari, amici e cittadini davanti ai quali il politico indipendentista ha rivolto le sue prime parole di solidarietá per “tutti i compagni che sono rimasti in carcere” e alle loro famiglie, riaffermando la volontá, ancora presente, di cercare il dialogo e aprire nuovamente il tavolo delle negoziazioni affinchè si possa conseguire uno “scenario di pace e di democrazia”.
Otegi fu arrestato subito dopo la rottura delle negoziazioni per aver partecipato a un atto di commemorazione per ricordare Jose Miguel Beñaran Ordeñara, “Argala”, militante di ETA morto in un attentato rivendicato dal BVE (Batallon Vasco Español), un' organizzazione costituitasi nel 1975 da mercenari e membri delle forze di sicurezza per fronteggiare ETA.
L'esponente di Batasuna fu giá incarcerato nel 2005 e 2006. Nella primavera del 2005 fu arrestato per essere membro del partito illegalizzato Batasuna, mentre a un anno di distanza, il suo ingresso in prigione si verificò appena pochi giorni dopo l'inizio della tregua nel marzo del 2006, per aver indetto uno sciopero generale in seguito alla morte di due prigionieri politici: Roberto Sainz e Igor Angulo.
Nonostante Arnaldo Otegi abbia potuto lasciarsi alle spalle 15 mesi di prigionia, ha in sospeso ancora quattro processi, dei quali uno vedrá la sua apertura nel 2009 e che vede implicati altri 40 membri di Batasuna di cui 22 adesso si trovano in carcere in attesa del processo.